Ci occupiamo da molti anni di opere di scavo e di movimentazione del terreno, con particolare esperienza sul territorio del nostro appennino, coordinando anche le pratiche amministrative e gestendo il riutilizzo dei materiali di risulta o il loro conferimento in impianti di smaltimento, nel rispetto delle normative ambientali e di sicurezza.
Disponiamo di un parco macchine moderno che ci permette di eseguire i lavori sia in ambito agricolo che nella realizzazione di infrastrutture in ambito civile e industriale.
Un elenco indicativo delle nostre attività più frequenti comprende:
Un problema frequente, soprattutto sui terreni argillosi della nostra zona, è quello dei ristagni d'acqua.
Il ristagno può essere:
La manutenzione preventiva è sempre la soluzione ideale per mantenere efficienti le colture. Ma cosa possiamo fare quando l'acqua si è accumulata per evitare di compromettere il terreno e la coltivazione?
Per favorire lo scorrimento dell' acqua in eccesso con una velocità di deflusso che eviti danni alle colture, possiamo intervenire rendendo il suolo più permeabile e aumentare la capacità di invaso della rete scolante, tramite la realizzazione di scoline e condotti sotterranei (nel caso di drenaggi sotto superficie).
Esistono diverse tipologie e molteplici cause nella formazione delle frane. Il progressivo abbandono delle aree rurali di collina e un' inadeguata manutenzione dei terreni contribuiscono a intensificare il fenomeno. Assistiamo spesso nelle nostre zone a piccole frane dovute alla perdita di coesione degli strati argillosi, conseguenza di inefficienti sistemi di drenaggio.
Quando la frana si è già verificata, l’intervento più comune è quello di risagomare il terreno (e non per forza riportarlo a monte dove è partita la frana-che può invece rivelarsi una scelta pericolosa). Procediamo poi con togliere l’acqua che è nel piano di scivolamento della frana, creando una trincea fino al piano di scorrimento: inseriamo un tubo traforato drenante che viene portato fino a valle e viene ricoperto con strato di 30-40 cm di ghiaia che aiuta a recuperare l'acqua nel terreno. Alla chiusura dello scavo il tubo permane nel terreno per continuare l’attività di drenaggio.
Un ulteriore intervento realizzabile è la posa di palizzate in legno, per rallentare lo slavamento superficiale dell'acqua e dare maggiore sostegno alla struttura del terreno.
Per prevenire il verificarsi di franamenti interveniamo per creare fosse di scolo superficiali per evitare i ristagni e risagomando il terreno per coprire buche e avvallamenti o creare leggere pendenze (un terreno perfettamente pianeggiante è più soggetto a ristagni).
In caso di aree a rischio procediamo con l’inerbimento del terreno e con piantumazioni se non presenti: nel caso di terreni poco “ospitali”, si prediligono le cosiddette piante pioniere (piante rustiche capaci di attecchire anche in condizioni ambientali ostili) o la ginestra, pianta altrettanto rustica e che sviluppa radici profonde.
La palificata a doppia parete è una tecnica di consolidamento del terreno utilizzata principalmente per stabilizzare pendii e versanti soggetti a frane o erosioni. Questa tecnica appartiene alle soluzioni di ingegneria naturalistica che si basano sull'impiego di materiali naturali.
Struttura: la palificata doppia consiste nella costruzione di due file parallele di pali di legno collegati tra loro da traverse orizzontali, così da creare una "gabbia" che si sostiene da sola, con il peso del terreno di riporto inserito in mezzo ai tronchi. La presenza di due pareti garantisce una maggiore capacità di trattenere il terreno e distribuisce meglio la pressione esercitata dal pendio.
Materiali: nelle nostre zone utilizziamo normalmente il castagno, che per le sue caratteristiche, ha maggiore durata; l'elevata concentrazione di tannini infatti lo rende più resistente alla creazione di marcescenze e quindi più resistente agli agenti atmosferici. Il terreno utilizzato per costipare la gabbia è solitamente il terreno di risulta o di scavo del luogo, ma si può anche utilizzare altro terreno vegetale.
In questo intervento a Fiumetto di Monterenzio dove a seguito dell'alluvione di maggio 2023 la parete di terreno era franata, la proprietà ha preferito optare per una palificata a doppia parete per mettere in sicurezza e stabilizzare in modo duraturo il pendio.
Questa tecnica naturalmente può essere utilizzata non solo per il contenimento e il rafforzamento del terreno, ma anche per livellare giardini particolarmente in pendenza, e quindi poco fruibili: creando una palificata a valle si può riempire e rialzare il livello del terreno, dandogli un andamento più pianeggiante.
Operiamo a Bologna e Provincia; principali comuni serviti: Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Fontanelice, Monzuno, Pianoro, Sasso Marconi, San Benedetto Val di Sambro, Castel San Pietro Terme, San Lazzaro di Savena, Ozzano dell'Emilia. In Toscana: Firenzuola